Per portarvi a Milano, questa volta abbiamo scelto un non-quartiere.
A due passi dal Duomo, questo non è un quartiere residenziale, con le famiglie, i bambini che alle cinque rientrano da scuola, le passeggiate con il cane intorno all’isolato… no!
Questo è uno snodo di passaggio, vicino a luoghi-chiave della città: il Duomo appunto, e poi la Statale e l’incrocio delle linee della metro. Chi popola questa zona sono studenti, turisti, persone che da queste parti ci lavorano.
Via Laghetto non è tra i percorsi più battuti, anzi, è un po’ nascosta, ma è perfetta per andare dall’Università ai giardini della Guastalla ed è un pezzo di grande città fatto di vicoletti e di angoli che non ti aspetti. Incantevole.
Proprio qui è nato nel 2016 il Caffè letterario Colibrì: un progetto che tiene insieme libri&food e che si affaccia con due portoni su via Laghetto. Dentro, è come una casa: una sequenza di stanze, il salotto con divano e pianoforte, un piccolo cortile interno. Uno spazio intimo e accogliente popolato da libri, chiacchiere e musica.
In luoghi come questo si semina il piacere dell’incontro, della cultura condivisa e vissuta insieme. E, si sa, i semi germogliano quando meno te lo aspetti.
Così è stato per il Colibrì: quando è arrivato il Covid, il primo pensiero è stato il timore di rimanere isolati, dato che da un giorno all’altro si erano completamente arrestate le attività di studio e di lavoro che attiravano ogni giorno le persone in quest’area della città. Ma questo timore è durato poco perché subito di sono manifestati i legami tra la libreria con i suoi lettori, e proprio grazie a Bookdealer Colibrì ha cominciato a ricevere ordini da tutti i quartieri della città e a fare consegne a domicilio in tutta Milano.
Il Covid ha segnato una nuova stagione per la piccola libreria e per il suo angolo bar: grazie alla concessione straordinaria degli spazi esterni, l’atmosfera di condivisione e di convivialità informale che si respira all’interno ha contaminato lo slargo di via Laghetto, trasformando questa strada un po’ nascosta in una piccola piazza piena di vita.
La fauna che si trova da Colibrì evolve con le ore del giorno. Dalla mattina c’è un viavai di studenti che vengono qui per un caffè, per mangiare, per studiare, per sfogliare libri, per incontrarsi ai tavolini all’aperto.
La sera, la scena cambia e chi esce dal lavoro si ferma per l’aperitivo che, si sa, a Milano è un rito.
La libreria ha accordato i suoi ritmi a questo ciclo circadiano: la mattina non apre mai prima delle 11 e la sera chiude alle 21. La sua attività si fa più intensa via via che si avvicinano le ore della sera: i libri escono dalla piccola stanza adibita a punto vendita e vanno a popolare gli altri spazi del locale con presentazioni, concerti-letture e incontri dei gruppi di lettura, che sono due: il Bestiario letterario, per lettori e lettrici “regolari”, e il Bestiario impossibile, una specie di gruppo di auto-aiuto per chi vuole affrontare letture XXL e preferisce farlo insieme a dei compagni di viaggio.
Colibrì è questo: movimento, gruppi di persone che in continuazione si formano e si sciolgono, energia e voglia di stare, ascoltare, leggere, parlare. Vitalità. Questa è la parola perfetta.
I consigli di Colibrì rispecchiano la sua anima plurale e le personalità di chi abita questa libreria: i fondatori Gigio e Maria, le libraie Arianna e Giorgia, e poi Chiara e Federica, che seguono gli eventi. Ognuno di loro ha un’etichetta personalizzata che usa per “taggare” i suoi libri preferiti: la segnaletica ideale per qualcosa di molto personale. La lettura.