Entri e ti senti subito meglio.
E non è solo per i rimedi letterari sugli scaffali o per i bugiardini con l’indicazione terapeutica. C’è qualcosa di più.
È come se l’ambiente ti coccolasse: lo spazio piccolo e le pareti verde petrolio che creano un effetto “scrigno”, le copertine dei libri colorate come scatole di caramelle, i mille piccoli oggetti sfiziosi, gli angolini con arredi vintage… entrare nella Piccola Farmacia Letteraria significa entrare in una comfort zone.
Niente spigoli, fisici o metaforici, niente titoli respingenti. Qui tutto è piacevole, caldo, accogliente. Proprio per questo la stagione migliore per visitarla è l’autunno.
Tu scendi alla stazione di Santa Maria Novella, prendi un autobus che ti allontana dalle vetrine scintillanti e dalle geometrie di marmo biancoverde, passi il fiume e ti ritrovi a camminare in un quartiere residenziale, tranquillo, passaggio ordinario di macchine e di persone. L’aria pungente, le foglie nel vento, il cielo nuvoloso rendono ancora più netta la sensazione di entrare in un nido avvolgente.
È il percorso che fanno ogni anno turisti da tutta Italia, che ormai hanno incluso la Piccola Farmacia tra le tappe delle loro vacanze fiorentine. Non solo donne! Anche se la filosofia di Elena Molini e delle altre libraie si sposa con quell’attitudine, molto femminile, di prendersi cura del corpo, della mente e delle emozioni… Tutti in realtà sono conquistati da questa atmosfera di ‘coccola diffusa’… anche i cani! (loro, a dire il vero, più che conquistati sono corrotti dai biscottini distribuiti sottobanco dalle libraie…)
Il percorso inverso invece, dalla libreria a ovunque in Italia (e nel mondo) lo fa il flusso continuo di pacchi e pacchetti di libri ordinati online, che in questo periodo fa invidia anche agli elfi di Babbo Natale!
Capita così che al bancone si trovino fianco a fianco gli abitanti del quartiere (l’anziano habitué, la mamma con i bimbi o la famiglia al completo) e visitatori che, dopo un giro in libreria, chiedono a Elena un consiglio per andare a mangiare in un posto carino. Un po’ gli stessi consigli che ha dato a noi, per un piccolo itinerario alla scoperta di Gavinana.
‘Marketing territoriale’, si può dire? È anche così che le librerie indipendenti portano valore in una comunità!
