Orientarsi a Montesacro

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Roma

Consigli di lettura per prepararti alla visita

Si può viaggiare leggendo, ma non sempre per capire l’anima di un luogo, di una città di un quartiere è necessario leggere di vicende ambientate proprio lì. Per questo per arrivare a Montesacro, Giorgia ci consiglia di attraversare Roma, e poi di passare per… New York.

Roma

Vittorio Giacopini, Roma, Il Saggiatore 2017

Per capire Montesacro bisogna capire Roma. Colli, fiumi, piazze gremite, chioschi dei giornali. Lezzo di benzina e sudore. Roma scavata dai cunicoli sotterranei, dove preti e topi scappano o tornano dalle purpuree stanze del trono papale. Dove i centurioni che difendono un Colosseo fatiscente hanno tatuaggi tribali e fumano smorzando le cicche sulla suola dei calzari. Dove il Tevere rigetta le sue acque bionde sui marciapiedi, e in ogni momento sembra possa sommergere i quartieri nobili della capitale. Vittorio Giacopini la racconta in un nuovo mito della città eterna al culmine della sua rovina. Una narrazione epica e visionaria, capace di trattenere nella viscosità di una lingua immaginifica le perversioni e le fantasie di un anarchico che, insieme alla sua banda scapestrata, incarna il sentimento comune dell’Urbe: quello autodistruttivo ma confusionario, rivoluzionario ma ozioso. È la Roma dei sogni impossibili, svaniti per indolenza o realizzati soltanto per caso.

Tutti romani, tutti romanisti

Andrea Cardoni, Tutti romani, tutti romanisti, Marcos y Marcos 2017

A Roma i derby fanno storia; chi c’è stato, giura che sono tra le partite più belle in assoluto. Quando Cesar Gómez ha firmato per passare dal Tenerife all’A.S. Roma, non lo sapeva ancora; soprattutto non poteva sapere che lui stesso sarebbe entrato in “un sogno all’incontrario”. Sei miliardi di ingaggio, quattro anni di contratto, una sola presenza significativa in campionato: il primo dei quattro derby consecutivi persi dalla Roma contro la Lazio nella stagione ’97-’98. Nel terreno fertile dell’ironia romanesca, basta e avanza per entrare nel mito. Cesar Gómez è un’allucinazione, una meteora che si mescola con mille altri ricordi, polemiche, meraviglie, e di voce in voce si trasforma. Un romanzo corale sulle tragedie, sui fenomeni, sul mito: sul calcio italiano.

La fortezza della solitudine

Jonathan Lethem, La fortezza della solitudine, Bompiani 2016

Perdersi a Brooklyn per ritrovare un po’ le stesse atmosfere di Montesacro: la vita degli studenti universitari, la mescolanza di razze e culture, un quartiere che cambia faccia grazie all’arrivo di nuovi abitanti. Questo romanzo, uno dei più noti di Lethem, narra la storia di Dylan e Mingus, due ragazzi, vicini di casa che abitano a Brooklyn. Dylan è bianco, Mingus è nero: la loro amicizia non è sempre facile. Un racconto che si snoda dagli anni settanta ai novanta, all’interno della “Fortezza”, un isolato abitato da una maggioranza di famiglie nere, dove serpeggia la paura del ritorno dei bianchi. La vita nell’America degli anni Settanta è fatta di conflitti razziali e politici che si possono accendere anche a partire da scelte molto piccole: quali canzoni ascoltare e quali amici frequentare. Con gli anni Novanta l’atmosfera si fa più distaccata, e le persone sono sempre più avvolte nell’indifferenza e nell’isolamento.