Micaela Miljian Savoldelli

Avvistamenti

Firenze

È malata di fiorentinite, e non vuole guarire!

Micaela Miljian Savoldelli

Avere un’anima da migratore significa che, per quanto andrai lontano, saprai sempre trovare la strada di casa.

Miki questo lo sa. E se c’è una città che può chiamare ‘casa’, dopo averne vissute tante nel mondo, questa città è Firenze.

Sarà perché a Firenze tutto è della giusta misura, né troppo grande né troppo piccolo, sono rari i palazzi con più di quattro piani, e tutto il centro sta nel tempo di una passeggiata. Sarà che Firenze l’ha sempre accolta e fatta sentire in famiglia. Sarà per gli amici che ha incontrato qui, che sono altrettanti legami ancora vivi.

Sarà che due dei suoi tre bambini sono nati a Firenze e il loro arrivo è stato festeggiato in Piazza della Signoria con brioche e cappuccino…

D’altra parte, la sua avventura di una vita nomade con Julien è partita proprio da un piccolo appartamento di Gavinana, in via Giampaolo Orsini, dove, accanto a una finestra affacciata sull’Arno, era appeso un cappello vietnamita.

Era il 2010: l’inverno più freddo, la neve. La Firenze che le è rimasta nel cuore aveva il calore casalingo della pizzeria sotto casa, il profumo del pane e del caffè, la luce calda delle vetrine delle librerie.

La stessa Firenze, piccola e internazionale, provinciale e aperta al tempo stesso, che è protagonista nel suo romanzo Se due che come noi (Vallardi, 2021): una storia che ha ‘scritto’ dentro di sé per tanti anni e che poi, all’improvviso, è uscita fuori quasi spontaneamente, facendole compagnia per quasi tre anni, mentre diventava un libro.

… Fino ad arrivare in libreria, e lei ancora non riesce quasi a crederci! 

The Miljian a Firenze
Miki a Firenze

Sì perché, prima che scrittrice, Miki è una grande lettrice, di storie e di vite, e una collezionista di umanità. Per lei andare in libreria, da sola o con tutta la famiglia, è un po’ come andare in gita! Ogni libro che ha letto porta con sé anche la storia della libreria dove l’ha ‘incontrato’ e quella del suo libraio o libraia… Ogni stagione della sua vita è anche una stagione di letture e nessun bagaglio è mai stato troppo piccolo per lei da non poter includere almeno un libro!

A Bali, dove vive adesso, le librerie scarseggiano e non è facile trovare libri in italiano o in francese (che sono per lei le lingue delle emozioni). Così per rifornirsi di libri deve aspettare il prossimo viaggio, o qualcuno che arrivi a farle visita, oppure scambiarli con gli amici.

Fino a quando non la avvisteremo di nuovo a fare scorta alla Piccola Farmacia Letteraria. Da Firenze a Bali e ritorno, sempre con l’energia di partire e con la voglia di tornare!

Segnalibro

Non conosci veramente una persona finché non sai cosa legge. Ecco quali sono i libri del cuore di Miki, quelli che tracciano una sua biografia interiore.

Venuto al mondo

“Perché per me rappresenta tutto ciò che un’opera letteraria deve portare nella vita delle persone. Riflessione, emozione, informazione.”

Shantaram

“Per aver dato voce a una storia in tre dimensioni, sembra di essere in India insieme a lui.”

Ragazza donna altro

“Per la maniera intelligente con cui l’autrice abborda questioni spinose, senza mancare di empatia, ironia e eleganza.”

Norwegian Wood

“Perché grazie a questo libro mi sono scoperta una Murakami girl!”

Orgoglio e pregiudizio

“Perché questo libro, che ho letto adolescente, è stato il mio primo amico. Jane Austen è la prima donna che mi ha preso per mano nella scoperta della vita.”

Accabadora

“Perché come racconta le storie Michela Murgia nessuno mai, e questo suo libro arriva alla colonna vertebrale.”

Eleanor Oliphant sta benissimo

“L‘autrice non lo saprà mai, ma se io ho scritto un libro, è merito suo. È stata la mia epifania.

La simmetria dei desideri

“Per l’intelligenza letteraria dell’autore.”

Farfalle sul Mekong

“Perché nonostante si tratti puramente di letteratura di viaggio, con le sue parole l’autore, nel lontano 2014, inconsapevole, ha tracciato il cammino di una futura viaggiatrice.”