Ilaria Gaspari

Avvistamenti

Milano

In cerca di un nido, come rimedio alla nostalgia

Ilaria Gaspari

Foto: Chiara Stampacchia

All’inizio Ilaria era scettica sulle librerie-bar: un po’ puritana, non vedeva la necessità di aggiungere cibo dove c’era già “la Cultura”.

Poi ha conosciuto Colibrì e ha cambiato idea. Sì, perché per lei Colibrì unisce il meglio della libreria (la solitudine, il poter stare sola a tu per tu con i libri) con il meglio del bar (la convivialità come possibilità). Un po’ come nei caffè dove si trovava a lavorare e a scrivere quando stava a Parigi, perché viveva in microcase dove non c’era mai abbastanza spazio.

D’altra parte, Colibrì ha tutto quello che lei cerca in una libreria: luci calde (ha la fobia delle luci fredde e ‘sparate’!), atmosfera raccolta, un senso di calore e una semplicità elegante.

Quello che serve per perdersi un po’: quella giusta confusione che ti costringe a fare lo sforzo di cercare la concentrazione, quella giusta contiguità tra i libri che ti permette di trovare anche quello che non stavi cercando.

Proprio per questo, da Roma dove vive adesso, Ilaria pensa a Colibrì come a un nido, come a un rimedio alla sua nostalgia per Milano, la città della sua adolescenza.

Un legame che si è stretto durante la pandemia e subito dopo, quando nell’estate del 2021 ha iniziato proprio sul dondolo di Colibrì il tour di presentazioni del suo libro Vita segreta delle emozioni (Einaudi 2021). Un legame dovuto anche al fatto di aver ritrovato a Colibrì vecchi compagni di liceo, un che di conosciuto e familiare.

E in realtà Ilaria ha una libreria del cuore in ogni posto dove vive un amico: come a Parigi, dove le sue preferite sono Gibert Joseph, le italiane La libreria e La tour de Babèle, la folle, stupenda San Francisco Bookshop, con libri in inglese accatastati in modo assurdo e con quella commistione, così francese, tra nuovo e usato. O a Berlino, città misteriosa a cui è dedicato il suo nuovo libro in uscita, dove ama la libreria Motto e la italiana Mondolibro.

I libri per Ilaria sono come un guscio: la prima cosa che la segue nei suoi traslochi (come racconta in Lezioni di felicità, Einaudi 2019), una specie di cuscinetto tra lei e il mondo esterno. E come un cuscinetto foderano le pareti di casa sua… un esubero di libri!

In questo periodo poi, che è molto impegnata e sempre in viaggio (e i suoi libri con lei), non riesce a tenerli in ordine e questo la fa soffrire…

Ma, si sa, ci sono momenti in cui bisogna scegliere: o vivi, o metti in ordine.

Segnalibro

Le abbiamo chiesto quali sono quelli da cui non si separerebbe mai e poi mai. Ci ha risposto con un breve viaggio filosofico.

Lettere morali a Lucilio
Senilità
Alla ricerca del tempo perduto
Lamento di Portnoy
Memorie d'una ragazza per bene
Il simposio
Picnic a Hanging Rock
Etica
Saggi
La montagna incantata